CONNESSIONI CULTURALI

opificio delle pietre dure

Connessioni Culturali: Opificio pietre dure

 

L'incontro virtuale dedicato all'Opificio delle pietre dure di Firenze ci permetterà di andare alla scoperta della storia e delle attività di uno dei centri italiani d'eccellenza nell'ambito del restauro, noto a livello internazionale.

 

Il nome dell'istituto deriva da quello della manifattura di opere in pietre dure istituita nel 1588 nell'ex-convento di San Niccolò per volontà del granduca Ferdinando I de' Medici, con lo scopo di formare le maestranze che sarebbero state impiegate nella decorazione a intarsi di marmi della Cappella dei Principi nella Basilica di San Lorenzo. Sotto la dinastia dei Medici e ancora sotto i Lorena, la manifattura eccelse nell'arte del commesso fiorentino, una particolare tipologia di mosaico, costituito da tessere di svariate forme e di diverse pietre dure assemblate per comporre immagini di fiori, animali, paesaggi, figurazioni narrative, destinato ad impreziosire mobili, elementi di arredo sacro o a creare veri e propri quadri.

 

Con l'esaurirsi della richiesta di arredi con intarsi in pietre dure, all'attività produttiva si sostituì quella di restauro della produzione precedente, cui si affiancò un progressivo allargamento ai materiali e alle tecniche affini, fino all'attuale comprensione del restauro della pittura a tempera e a olio su tavola e su tela.

 

Durante la nostra Connessione Culturale ripercorreremo i grandi fasti della manifattura ducale per poi concentraci sull'attività dell'odierno centro di restauro. Visiteremo virtualmente il Museo dell'Opificio delle pietre dure, sorto nel 1882, dove potremo ammirare alcuni capolavori del commesso fiorentino, scoprire i segreti e i materiali di questa particolare tecnica di intarsio. Sarà un viaggio tra storia, arte e artigianato di lusso, per celebrare un'eccellenza italiana nel mondo.

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.