CONNESSIONI CULTURALI

la rappresentazione della morte nella storia dell'arte

Connessioni Culturali: Iconografia morte

 

L'appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato alla rappresentazione della Morte nella storia dell'arte ci permetterà di analizzare questa particolare iconografia scoprendo come la sua rappresentazione e l’immaginario comune siano mutati nel corso dei secoli.

 

Lo scheletro è nell’immaginario collettivo l’immagine universale delle morte ma prima del tardo Medioevo tale concetto non esisteva; infatti la prima attestazione di arte macabra può considerarsi quella compresa nel codice miniato con i versi del trovatore Baudoin de Condé, Li troi mort et li troi vif (1240-1280)

I primi tentativi di raffigurare la morte nel mondo cristiano non contemplavano affatto l’iconografia dello scheletro; la morte era rappresentata, verso la fine del 1200, come una donna dalle fattezze comuni, che impugnava arco e frecce, poi con una falce, o mentre trasportava una bara. Troviamo un esempio nel Trionfo della Morte di Buonamico Buffalmacco al Camposanto di Pisa.

 

Dal Quattrocento, la danza macabra orna le pareti dei cimiteri diventando materia letteraria sempre più diffusa, anche nelle incisioni, soprattutto tedesche e francesi. Durante la nostra connessione vedremo inoltre esempi di Danze macabre in Istria, la chiesa fortificata di Cristoglie e il piccolo villaggio di Beram. Saranno poi gli artisti del Quattrocento e del Cinquecento a rappresentare al meglio il cosiddetto Trionfo della morte, che diventerà lo scheletro che tutti conosciamo: la Danza Macabra dell’Oratorio dei Disciplini a Clusone, il Trionfo della Morte conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo e il Trionfo della Morte di Bruegel.

 

La Connessione Culturale dal titolo "La rappresentazione della morte nella storia dell'arte" ci permetterà di scoprire l'evoluzione di questa iconografia nei secoli, analizzando come il tema abbia continuato ad affascinare pittori, scultori e architetti come Bernini con il monumento funebre di papa Alessandro VII Chigi e successivamente Arnold Böcklin con Autoritratto con la Morte che suona il violino

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.