Visita guidata alla mostra "Da Boldini a Segantini"


La mostra Da Boldini a Segantini alla GamManzoni di Milano è un'occasione per scoprire una delle pagine pià interessanti della storia dell'arte italiana: nella seconda metà dell'Ottocento l'arte si focalizza attorno alla ricerca di uno stile che possa interpretare l'identità nazionale e si sviluppano in tutta la penisola movimenti e scuole che segnano l'affermarsi del realismo in pittura.

 

A Firenze si forma il gruppo dei Macchiaioli, che vanta pittori fiorentini come Sernesi e Signorini, livornesi come De Tivoli e Fattori, ma anche romagnoli come Lega e napoletani come Abbati, i quali si ritrovano al Caffè Michelangelo assieme al critico Diego Martelli per elaborare un'arte che afferma la nuova dignità della pittura di paesaggio e di quella imperniata sulla cronaca contemporanea.

 

Tre grandi pittori formatisi nell'ambiente fiorentino, ossia De Nittis, Zandomeneghi e Boldini, approderanno tra gli anni Sessanta e Ottanta dell'Ottocento a Parigi, dove, a contatto con la pittura degli impressionisti, diventeranno i cantori del periodo della Belle Époque.

 

A Milano si afferma negli stessi anni la Scapigliatura movimento artistico e letterario dallo spirito antiborghese, che ha in Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni i suoi più noti esponenti, autori di ritratti anticonvenzionali e di una pittura dai contorni evanescenti. É questo il clima artistico in cui si forma Giovanni Segantini, che nello stile del divisionismo saprà elaborare una pittura in cui naturalismo e simbolismo si fondono.

 

A questi ferventi decenni dell'arte italiana la Galleria Gammanzoni dedica l'eccezionale mostra "Da Boldini a Segantini. Riflessi dell'impressionismo in Italia", in cui sono presenti 31 splendide opere che documentano la produzione di quegli artisti italiani che parteciparono alle più importanti Esposizioni Universali e le cui opere in mostra, in buona parte provenienti da collezioni private, sono visibili eccezionalmente al grande pubblico.

 

I nomi di Mosé Bianchi, Filippo Carcano, Daniele Ranzoni, Gerolamo Induno, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Giovanni Segantini si affiancano in una serie straordinarie di opere, alcune delle quali esposte per la prima volta a Milano, che ci raccontano della modernità e della tradizione che convivono nell'arte italiana del secondo Ottocento.